domenica 23 ottobre 2011

Il tradimento dell'elettorato

L’ultima settimana di settembre e la prima quindicina  di ottobre hanno reso manifesto, su tre temi centrali della politica amministrativa vastese, - perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, autorizzazione della Regione Abruzzo alla realizzazione della centrale a Biomasse Histon Energy a Punta Penna, con parere favorevole espresso dal Sindaco, questione morale legata ad alcune vicende che investono direttamente tutto il centro sinistra vastese ( caso voucher, caso IDV su incarichi ad personam per polizze assicurative) – tutta la confusione che regna dentro l’attuale amministrazione, il grave silenzio degli apparati di partito, l’opportunismo seguito poi dalla rissa e dalle accuse reciproche tra rifondazione comunista e il partito di Vendola che hanno in carica due assessori: Anna Suriani per SEL e Marco Marra per Rifondazione Comunista. In sostanza la crisi reale del centro sinistra.
Sulla perimetrazione del Parco, le proposte di Rif. Com. e del suo assessore di includere alcune zone sensibili della citta’ vengono respinte costringendo questo partito a votare a favore di una perimetrazione imposta; Sel, pur avendo intenzione di presentare proposte analoghe a RIf. Com. è costretto a ingoiare in silenzio decisioni di una parte del centro sinistra e votare una astensione di una proposta decisa altrove; lo stesso ha fatto il partito di Italia dei Valori che ha dovuto ingoiare come Sel ma che vota a favore chinando la testa. Le chiacchiere di Di Pietro sono solo chiacchiere e distintivo, I SUOI RAPPRESENTANTI VASTESI dimostrano sudditanza e scarso senso della cosa pubblica. La difesa e la tutela ambientale non potevano subire una umiliazione peggiore da pseudo paladini improvvisatisi ambientalisti.
Impotenza e cretinismo politico si ripete con la questione della centrale di biomasse a Punta Penna, un impianto da 4 mega watt per bruciare olii vegetali. Un progetto bocciato all’unanimita’ da due consigli comunali del 2010 che ne intuivano la minaccia. Una chiara volonta’ popolare che pero’viene soffocata da interessi economici molto piu potenti che non le chiacchiere degli attuali politici vastesi che sono costretti ora a rinfacciarsi responsabilita’reciproche per loro incapacita’.
Lo stesso accadra’ sicuramente con l’altro impianto a biomasse ( 17 mega watt) che dovra’ realizzarsi a Punta Penna di una ditta chimica insediatasi dal 1957  in quell’area. La domanda che rivolgiamo al Sindaco di Vasto è: cosa ci guadagna la citta’ di Vasto in termini di lavoro, occupazione, e salvaguardia ambientale dopo la cessione di terreni che appartengono alla collettivita?  
In attesa di altri impianti a biomasse in futuro che beneficieranno di milioni di incentivi statali, e che  sfigureranno il paesaggio di zone pregiate in cui insistono zone SIC e aree archeologiche, si negano nel frattempo autorizzazioni a piccoli impianti fotovoltaici, questi si’ rinnovabili e sostenibili dal punto di vista ambientale per occasioni di crescita economica a basso impatto paesaggistico. Ci viene il sospetto che qualcosa non funzioni in tutta questa storia e che la politica e gli uffici tecnici urbanistici siano espressioni materiali  di gruppi di interessi economici molto robusti e da un potere condizionante. Dopo l’esaurirsi della vampata mediatica dell’incarico (vaucher) del fratello dell’assessore Marra, nessuno parla delle assunzioni di vaucher che hanno visto nel peggiore clientelismo di antica memoria una vergognosa lottizzazione partitica. Che poi si sono tradotti in voti alle amministrative. E in questo caso l’attuale assessore al personale ci dovrebbe dire quale è attualmente la situazione, se e’stato in questi mesi interessato alla questione, o se la ignora.
Il Caso dell’Italia dei Valori i cui slogans campeggiano sui manifesti recenti : le tre Dimensioni: Legalita’, Solidarieta’, Sviluppo che dichiarano il contrasto del malaffare e della corruzione nel Palazzo ma che a Vasto ignora o chiude gli occhi per  gli   incarichi ad personam per consulenze e polizze assicurative!.
Esplosivo e sconcertante per un partito che ha fatto della moralizzazione della vita pubblica il cardine della sua azione politica, venire a conoscenza che l’attuale segretario politico vastese di questo partito, dal 2008 al 2011, nella sua veste, prima di consigliere comunale per due anni  e poi di segretario IDV, su incarico del Comune di Vasto, svolgeva e svolge attivita’ di consulenza e intermediazione assicurativa per lo stesso comune. In questa duplice veste avrebbe dovuto dimettersi da consigliere o rinunciare agli incarichi. Una consulenza non gratuita ma remunerata direttamente dalla societa assicuratrice. Tutto questo in violazione dell'art. 78 del TUEL (testo unico enti locali (D.lgs 267/2000)  “Al  sindaco  ed  al  presidente  della  provincia, nonché agli assessori  ed  ai  consiglieri  comunali  e  provinciali  e'  vietato ricoprire  incarichi e assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti  o  comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dei relativi comuni e province.”
Siamo in presenza di illegalita’ e illegittimita’? Comunque un conflitto di interessi palese, oltre che una evidente disparita’ di trattamento verso tutte le altre compagnie di assicurazioni, dopo il nuovo incarico assegnatogli con la determina dirigenziale del n. 219 del 2011.
Abbiamo invitato all’indomani del voto sulla perimetrazione alle dimissioni dai propri incarichi assessorili Marco Marra e Anna Suriani che a proposito della Perimetrazione hanno mostrato una totale subalternita’ ad una parte della maggioranza di questa amministrazione; il primo ritirando le proposte concordate con il largo mondo dei movimenti e degli ambientalisti e votando una perimetrazione decisa altrove; la seconda che pur d’accordo con le proposte di Marra è stata costretta a ritirare le medesime votando opportunisticamente l’astensione, che in sostanza è un voto a favore della parte che aveva deciso una diversa perimetrazione. Sulla questione impianto a biomasse non possiamo che ribadire che meglio sarebbe per i due assessori sedicenti di sinistra ambientalisti rassegnare le dimissioni che continuare a ingoiare queste polpette avvelenate. Beni comuni, paesaggio, patrimonio pubblico, storia della citta’, battaglie ambientaliste diventano luoghi comuni e tradimento di chi conduce conflitti da anni  a tutela dell’ambiente.

Vasto 21ottobre 2011                    Ivo Menna La Nuova Terra  

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